Lucretia Estensis de Borgia. Tra biografia e narrazione nelle carte dell'Archivio di Stato di Modena
Ferdinand Gregorovius
Lasciamo alle parole di Maria Bellonci l’efficace racconto degli studi di Ferdinand Gregorovius su Lucrezia. Così la scrittrice si esprime in Lucrezia Borgia, la sua vita e i suoi tempi, Milano, Mondadori, 1939, pp. 633-634:
E poiché ho preso a narrare particolarmente di Lucrezia Borgia, aggiungerò che ella è stata di tutta la famiglia la più maltrattata, e dagli accusatori e dai paladini: un vero destino da donna. Perché‚ le calunnie, le vaste patenti calunnie che gonfiano la sua figura nel dramma di Victor Hugo, sono nulla, e almeno le lasciano una palpitante vitalità, a confronto della dissanguata riabilitazione che ha fatto di lei il più attendibile dei suoi storici: Ferdinando Gregorovius.
Il Gregorovius, fattisi copiare dagli archivi di Modena e di Mantova i documenti riguardanti Lucrezia e la sua famiglia, ai quali aggiunse quelli da lui rintracciati negli archivi di Roma, e ripresa per suo conto e con una sua pesantezza puritana la tesi del Campori, si pose a scrivere, e pubblicò nel 1874 la sua famosa Lucrezia Borgia, opera nella quale non solo la responsabilità delle colpe ma anche una vita propria fu negata a colei che aveva tanto sentito il valore dell’esistenza nei suoi passaggi sensibili per le stagioni nel mondo.
In se stesso, questo libro avrebbe avuto il suo merito, che sta soprattutto nella buona (sebbene talvolta male interpretata) documentazione: ma, stabilito come principio di tutte le storie borgiane, fu fatale per quelli che volevano ristudiare la vita di Lucrezia e dovevano passare sulle vie battute dallo storico tedesco, rimanere impigliati a quelle deduzioni e a quelle conclusioni.
Loredana Chines
Il fascicolo, relativo allo studioso e scrittore Ferdinand Gregorovius, riguarda l’anno 1873. All’interno, è riportato l’elenco dei documenti che venivano trascritti per lui, le informazioni archivistiche che guidavano il corso delle sue ricerche, gli appunti di lavoro e la corrispondenza. La domanda di Camera di Studio attesta, coerentemente, la sua presenza in Archivio nel 1873 per i suoi studi su Lucrezia e i Borgia, e di nuovo nei successivi anni 1878-1879, probabilmente per studi di altra natura.
Margherita Lanzetta