Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna

Calcaterra

Il Dante degli italianisti bolognesi: i maestri del Novecento - Carlo Calcaterra (a cura di Loredana Chines)

Carlo Calcaterra (1884-1952) è stato professore di Letteratura italiana dal 1927 all’Università Cattolica di Milano, poi dal 1935 a Bologna (se ne dà notizia in una lettera autografa conservata nell’archivio di Giulio Bertoni oggi presso la Biblioteca Estense di Modena [1]). Condirettore del «Giornale storico della letteratura italiana»; fondatore e direttore delle riviste «Convivium» e «Studi petrarcheschi». La sua attenzione fu rivolta soprattutto agli studi petrarcheschi, alla letteratura del Sei e Settecento, e alla poesia del primo Novecento. Tra i suoi lavori danteschi è un importante saggio sulla presenza di Agostino nelle opere di Dante e Petrarca [2]. Lo studio comparato dei due poeti è stato oggetto anche di un corso universitario [3]. Il fondo Calcaterra, ora ospitato nella biblioteca Umanistica Ezio Raimondi, conserva edizioni rare possedute dallo studioso piemontese, come quella di Francesco Alumno del 1593 [4].

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The Dante of Bolognese Italianists: the masters of the 20th century - Carlo Calcaterra

Carlo Calcaterra (1884-1952) became a professor of Italian Literature at the Catholic University of Milan in 1927 before moving to the University of Bologna in 1935 (as referred in a letter to Giulio Bertoni, now preserved in his archive at the Biblioteca Estense of Modena [1]).  He served as codirector of the «Giornale storico della letteratura italiana» (‘Historical Journal of Italian Literature’) and was founder and director of the journals «Convivium» and «Studi petrarcheschi» (‘Petrarchist Studies’). His research focused largely on Petrarch, 17th- and 18th-century literature, and poetry of the early 20th century. His Dantean works include an important essay on the influence of St. Augustine on Dante and Petrarch [2]. He also dedicated a university course to a comparative study of the two poets [3]. The “Calcaterra Fund”, now hosted at the Biblioteca Umanistica Ezio Raimondi, preserves rare editions, as Francesco Alumno’s book printed in 1593 [4].