Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna
Ungherese, nederlandese, norvegese, islandese e arabo
Traduzioni in lingua ungherese, nederlandese, norvegese, islandese e araba (a cura di )
La cultura magiara ha sempre avuto strette relazioni con l’Italia, non stupiscono allora le numerose traduzioni dantesche in lingua ungherese. Qui si presenta quella dell’Inferno di Jòzsef Cs. Papp [1]. Il mondo nederlandese è rappresentato dalla prima traduzione della Vita nova a cura di Van Suchtelen [2] in cui, pur rispettando lo schema delle rime, deve talvolta allontanarsi dal testo originale inserendo aggiunte. Faticoso il cammino della traduzione dantesca in Norvegia, divisa anche linguisticamente fra bokmål e nynorsk. La traduzione (non integrale) della Commedia da parte di Ritter [3], rivista da Skard, adotta il nynorsk. Si mantengono le terzine a rima finale alternando gli endecasillabi con decasillabi, specie al secondo verso. In islandese ad oggi esiste in versi solo la traduzione dell’Inferno di Thoroddsen [4] che ricorre ampiamente a materiali lessicali della tradizione medievale nordica per rendere adeguatamente il testo dantesco. La versione araba in versi della Commedia dell’iracheno Jihād [5] conserva la terzina e produce una versione dal grande rigore filologico, traducendo anche il contestato canto 28 dell’Inferno sottacendo soltanto il nome del Profeta, sostituito da punti di sospensione.
A “Pokol”: a Divina Commedia első része, traduzione in prosa e commento di Jòzsef Cs. Papp, Kolozsvàr (oggi Cluj Napoça, Romania), edito da Gàmàn Jànos Könyvnyomdàja, 1896. In foto, il frontespizio con ritratto di Dante Alighieri e la prima pagina del I canto dell’Inferno.
Dante Alighieri, Het Nieuwe Leven, traduzione di Nico van Suchtelen, edito da Maatschappij voor Goede en Goedkoope lectuur, 1915
Dante Alighieri, Den guddomlege komedien, traduzione di Henrik Rytter e Sigmund Skard, Oslo, edito da Det Norske Samlaget, 1972.
EN
Translations into Hungarian, Dutch, Norwegian, Icelandic, and Arabic
Hungarian culture has always enjoyed a close affinity with Italy, so the numerous Dante translations into that language are not surprising. Here is Papp’s translation of the Inferno [1]. The Netherlands is represented by the first translation of La Vita Nova, by Van Suchtelen [2]. Although preserving the metre of the original, it sometimes moves away from Dante’s text by inserting additions. The journey of Dante’s translation into Norwegian, divided by two linguistic standards – Bokmål and Nynorsk – was laborious. Ritter’s incomplete translation of the Comedy [3], revised by Skard, adopts Nynorsk. The end-rhyming tercets are preserved by alternating hendecasyllables and decasyllables, especially in the second verse. To date, Thoroddsen’s Inferno [4] is the only verse translation into Icelandic. He makes extensive use of the lexical elements of medieval Nordic tradition to adequately express Dante’s text. The Iraqi scholar Jihād’s Arabic verse translation of the Comedy [5] preserves the tercet, producing a version with great philological rigour. He included the Inferno’s contested Canto 28, merely omitting the name of the Prophet Muhammad, replaced by an ellipsis.