Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna

Raimondi

Studi danteschi dei maestri dell’italianistica: Ezio Raimondi (a cura di Giovanni Baffetti)

Ezio Raimondi (1924-2014) ha insegnato letteratura italiana dal 1955 al 1996. È stato socio dell’Accademia dei Lincei, Presidente dell’Associazione e del Consiglio editorale del Mulino e dell’IBC dell’Emilia-Romagna; ha fondato e condiretto le riviste «Lingua e Stile» e «Intersezioni». Nella sua vasta opera critica, che spazia dalle origini al Novecento, ha unito la filologia e l’erudizione con la sperimentazione dei più moderni metodi interpretativi. Del 1962 è il suo primo saggio su Dante, Rito e storia nel canto I del «Purgatorio» [1], esempio magistrale di quella «critica simbolica» attenta alla dimensione scritturale e liturgica della Commedia, che troverà nuove applicazioni su Bologna nell’Inferno [2][3], sul canto IX del Purgatorio e su altri luoghi e temi del poema. I saggi, poi raccolti nel volume Metafora e storia (1970) [4], aprivano una strada nuova e originale nella critica dantesca sulla scorta di Curtius [5], Contini e Singleton [6]. Raimondi promosse l’attribuzione a Singleton della laurea honoris causa a Bologna (1966) [7] e la pubblicazione dei suoi libri presso la casa editrice il Mulino. Per impulso di Raimondi a Bologna e al Mulino l’attenzione nei confronti delle tradizioni del dantismo anglosassone è continuata negli anni successivi [8][9]. Dante costituisce inoltre una presenza costante anche nelle sue lezioni universitarie [10][11].

Dante and the masters of Italian Studies: Ezio Raimondi

Ezio Raimondi (1924-2014) taught Italian Literature from 1955 to 1996. A member of the Accademia dei Lincei, and president of the Association and of the Editorial Council of Il Mulino and of the IBC of Emilia-Romagna, he founded and co-directed the journals «Lingua e Stile» and «Intersezioni». In his vast critical work, ranging from the origins to the Twentieth Century, he combined philology and erudition with the experimentation of the most modern interpretative methods. In 1962 he published his first essay on Dante, Rito e storia nel canto I del «Purgatorio» [1], a masterly example of the “symbolic criticism” attentive to the scriptural and liturgical dimension of the Comedy, which was to find new applications on Bologna in the Inferno [2][3], on the Canto IX of the Purgatorio and on other places and themes of the poem. The essays, later collected in the volume Metafora e storia (1970) [4], opened a new and original path in Dante criticism, in the wake of Curtius [5], Contini and Singleton [6]. Raimondi promoted the attribution to Singleton of an honorary degree in Bologna (1966) [7] and the publication of his books by the publishing house Il Mulino. Due to Raimondi’s push, a strong attention to Anglo-American Dante studies has been mantained in the following years in Bologna and at Il Mulino [8][9]. Dante is also a constant presence in his university lectures [10][11].