Per imagines. Classici latini e libri d’artista da Dürer a Picasso
17. NAPOLEONE | Lucrezio
In un celebre passo del De rerum natura (Lucr. 2.114-124) Lucrezio descrive l’invisibile movimento degli atomi ricorrendo all’analogia offerta dal vorticare dei granelli di polvere all’interno di un fascio di luce che penetra in una stanza buia. I versi del poeta latino, letti nella traduzione secentesca – in endecasillabi sciolti – dello scienziato Alessandro Marchetti, hanno ispirato In luminosa riga (1979), cartella che raccoglie sei incisioni al punzone di Giulia Napoleone. A distanza di 35, anni l’artista è tornata di nuovo al De rerum natura, sempre attingendo ai musicali endecasillabi del Marchetti; dai torchi dello stampatore Josef Weiss nasce così NERO (2014), libro d’artista realizzato in venti esemplari unici, ciascuno dei quali raccoglie cinque disegni a china che vengono posti in dialogo con quattro passi lucreziani: “Nulla può […] mai ridursi al nulla” (Lucr. 1,237-249); “Il tempo […] non è per sé in natura” (Lucr. 1,459-468); “Se […] i primi corpi alcun colore / non hanno, hanno pero forme diverse / atte a produrle e variarli tutti” (Lucr. 2, 757-771); “Onde i moti abbiano le stelle” (Lucr. 5,509-516). L’approccio ‘divisionista’ di In luminosa riga è qui applicato alla maniera nera, soluzione che consente all’artista di cercare la luce dentro l’ombra: l’inchiostro, applicato attraverso fitti punti minuti, dà vita a piccoli corpuscoli che, come atomi, si aggregano isolando spazi vuoti, punti di luce che s’accendono simili a stelle nell’oscurità della notte.