Per imagines. Classici latini e libri d’artista da Dürer a Picasso

2. MAILLOL | Orazio

L’opera, progettata dal collezionista Harry Graf Kessler, per la Cranach-Presse, fu poi realizzata da Ph. Gonin a Parigi nel 1958: l’editore già nel 1939 aveva stampato il testo e una parte delle xilografie, ma solo nel 1958 portò a termine l’opera con tutte le xilografie disegnate e incise da Maillol nel 1908, come indicato dall’Avis de l’éditeur, in fondo al vol. 1. I due volumi comprendono 125 illustrazioni, a pagina piena, o nella pagina, tra copertine, tagli e fogli sciolti (51 nel vol. 1 e 67 nel vol. 2): l’artista (influenzato anche dall’arte cinese e indiana) si concentra nella rappresentazione di eleganti figure femminili, animali e scenari bucolici, che riflettono la sua concezione dell’antichità come ideale di pace e armonia con la natura, con immagini non sempre direttamente connesse con il testo. La traduzione è ripresa da Odes d'Horace, traduites en vers français par un ancien général de division de la Grande Armée [M. le baron Delort], Paris 1831 (2a ed. 1844).