Le Mostre Virtuali propongono percorsi espositivi digitali di mostre fisiche già realizzate o di mostre progettate direttamente on-line. L'obiettivo è la valorizzazione del patrimonio culturale e delle collezioni digitali dell'Università di Bologna, alcune delle quali sono raccolte in Digital Library FICLIT. Le mostre sono realizzate da docenti, ricercatori e studenti del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica e, grazie alle diverse possibilità di fruizione, si rivolgono sia ad un pubblico di specialisti, sia a curiosi o appassionati.
Giosue Carducci (Valdicastello 1835 – Bologna 1907), figura fondamentale per la città di Bologna, oltre alle lezioni tenute a partire dal 1860 per la cattedra di Letteratura italiana, lasciò in eredità alla città anche un altro grandissimo patrimonio. Quest’ultimo è rappresentato dalla sua biblioteca, un’immensa raccolta di volumi che il bibliofilo collezionò nel corso della sua vita con tanta cura. Attraverso l’analisi delle edizioni da lui possedute, di cui alcune anche postillate, e conservate oggi presso la Biblioteca di Casa Carducci, la mostra intende ricostruire la storia della sua formazione. Uno sguardo particolare sarà rivolto alle stampe dei classici della letteratura italiana tra il XIII e il XIV secolo, ivi custodite.
La mostra virtuale per Enzo Degani (1934-2000) offre una selezione di documenti (manoscritti, pubblicazioni difficili da reperire e corrispondenza con studiosi italiani e stranieri) tratti dal Fondo Degani, acquisito dal FICLIT nel 2023 e contenente oltre 3000 documenti in corso di ordinamento e parziale digitalizzazione. L’obiettivo è quello di far conoscere la figura umana, scientifica, accademica di un grande grecista attraverso il suo laboratorio e le sue carte. La mostra si rivolge ai filologi classici, agli studiosi di storia degli studi, di storia dell’Ateneo bolognese e dell’Accademia italiana nel Novecento, e agli studenti, che possono osservare il metodo di lavoro del filologo e seguire lo sviluppo del suo pensiero critico ‘in diretta’.
La mostra espone le fasi significative del percorso intellettuale e accademico di Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere 1924 – Bologna 2014), figura di studioso, professore universitario e lettore a un tempo, attraverso i materiali (libri, lettere, fogli di appunti manoscritti, ciclostilati dei corsi universitari) conservati presso la Biblioteca a lui dedicata del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna. L’obiettivo della mostra – finanziata all’interno del progetto di sviluppo dipartimentale “Dipartimenti di Eccellenza MUR 2023-2027 (L. 232 del 1/12/2016)” – è quello di ripercorrere i momenti fondamentali del percorso di formazione e affermazione intellettuale di Raimondi.
La mostra ‘Merlino e i cavalieri di re Artù: il romanzo delle ‘Prophecies’ all’Archivio di Stato di Bologna’ rende per la prima volta consultabili, all’interno di un percorso virtuale, i frammenti del romanzo medievale in antico francese ‘Prophecies de Merlin’ conservati presso l’Archivio di Stato di Bologna. I frammenti del romanzo – il cui protagonista è Merlino, il potente profeta e collaboratore di Artù – contribuiscono a testimoniare la circolazione, nell’Italia del Nord tardo-medievale e rinascimentale, di testi letterari di argomento arturiano in lingua francese: la loro diffusione segnò una tappa importante nella storia della letteratura italiana e del genere cavalleresco, sino a Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto.
La mostra presenta una selezione delle 61 lettere autografe scritte da Ludovico Ariosto tra il 1509 e il 1525 in veste
di “officiale” di Alfonso I d’Este. Fanno da corredo agli autografi alcuni testi (come l’unica lettera autografa di Ruzante conservatasi), edizioni antiche del Furioso e documenti iconografici dei secoli XVI-XVII (mappe di Ferrara, Roma, Reggio e Garfagnana, disegni di macchine scenografiche, di giostre di cavalieri, di armi) e immagini delle filigrane delle carte inviate da Ariosto dai vari luoghi in cui risiedeva.
La mostra virtuale si propone di suggerire spunti di riflessione interessanti e personali, facendo immergere chi passa tra le sue stanze virtuali nelle vie di Bologna, offrendo uno sguardo attento e critico sul paesaggio urbano, fatto non solo di profili di torri medievali e tetti, ma anche di lingue vive, vivaci e visibili. La mostra, integrata nelle attività dell’Osservatorio sulla Lingua Italiana del FICLIT, è stata realizzata da studentesse e studenti dell’Alma Mater allo scopo di mostrare la varietà delle lingue presenti nel panorama bolognese, ponendo attenzione alle lingue "esposte", cioè al paesaggio linguistico.
La mostra espone alcuni dei documenti originali più interessanti (lettere, cartoline, disegni, fotografie, opuscoli) presenti nel Fondo archivistico di Giuseppe Raimondi (Bologna, 1898 – 1985) conservato presso la Biblioteca umanistica “E. Raimondi” dell’Università di Bologna. L’obiettivo della mostra – finanziata dalla Fondazione Carisbo attraverso il bando “Riscopriamo la città” 2019 – è riportare l’attenzione su una figura appartata ma in realtà centrale per la cultura bolognese e nazionale del XX secolo, in grado di intercettare le più rilevanti tendenze artistiche e letterarie nel panorama europeo tra le due guerre mondiali.
Alfonso Traina (24 giugno 1925-18 settembre 2019) è stato uno dei più grandi latinisti al mondo e un maestro per generazioni di studenti all’Università di Padova prima e di Bologna poi. Accanto ai suoi scritti, Traina ha lasciato all’Università la sua biblioteca, costituita da numerosi libri antichi, oltre che da libri scientifici moderni e un consistente archivio di carte, che comprende schede di lavoro, corrispondenza, copie annotate e aggiornate dei suoi scritti. Con un percorso tra questi preziosi materiali, la mostra virtuale offre un primo contributo per comprendere meglio il lascito culturale del grande latinista dell’Alma Mater.
Molte sono le tracce dei doni di libri che il professor Andrea Battistini (1947-2020), ordinario di Letteratura italiana all’Alma Mater per oltre trent’anni, destinò sia al proprio maestro, l’italianista Ezio Raimondi, sia alle due Biblioteche umanistiche e letterarie dell’Università di Bologna, dal 2021 fuse nella nuova Biblioteca Umanistica “E. Raimondi” di Bologna. Scorrere le biblioteche personali di Raimondi e di Battistini ha reso possibile ritrovare i volumi donati e, con essi, note manoscritte di dedica che accompagnavano i doni. Riaffiorano così i sentieri critici ed ermeneutici percorsi da Battistini, ma anche le emozioni e i sentimenti, capaci di disvelare un tratto poco conosciuto della sua personalità.
La mostra virtuale propone un percorso cronologico e tematico sulla riflessione psichiatrica e letteraria di Mario Tobino (1910-1991), all'interno della storia dell'Ospedale di Maggiano. I materiali raccolti (manoscritti, documenti, articoli, fotografie e disegni), provenienti da numerosi Archivi e Collezioni private, testimoniano l'ibridazione tra la rappresentazione, di Tobino e degli altri protagonisti di Maggiano, artistica e letteraria della malattia, con il suo corrispettivo studio medico-scientifico, creando percorsi di interesse per le ricerche delle Medical Humanities.
La mostra virtuale "Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna" riproduce e arricchisce i contenuti della mostra fisica organizzata presso la Biblioteca Universitaria di Bologna da ottobre a dicembre 2021, con il proposito di valorizzare il contributo dei Professori bolognesi allo studio di Dante. Il progetto consente di arricchire la mostra di nuovi pezzi originali, esclusi nelle bacheche per motivi di spazio, e di esplorare l'intero corredo delle immagini, in modo da valorizzare per ogni libro o manoscritto non solo le copertine o le singole carte ma molti altri aspetti, dagli indici e i frontespizi ad interi capitoli, fino a dettagli come disegni e illustrazioni.
DRN è una mostra virtuale dedicata alla ricezione del De rerum natura di Lucrezio nell’arte e nella letteratura contemporanea: raccoglie pertanto materiali eterogenei (testi, illustrazioni, istallazioni, libri d’artista, traduzioni poetiche, film, opere musicali, performances) al fine di elaborare percorsi transmediali volti a indagare, a partire dal poema lucreziano, l’interazione tra opera poetica, filosofia e arti visive. Tale progetto rappresenta dunque un modo innovativo di esplorare la relazione tra didattica e ricerca, con significative ricadute anche in ambito di terza missione.
La mostra virtuale sul Fondo Luigi Bernardi vuole offrire una testimonianza della versatilità e dell’originalità della collezione privata di Luigi Bernardi, scrittore, editor, editore, critico, drammaturgo, traduttore, sceneggiatore attivo nell’ambito letterario, fumettistico, pubblicistico, radiofonico e teatrale. Un patrimonio donato alla Biblioteca Umanistica Ezio Raimondi dall’Associazione culturale Luigi Bernardi, fondata nel 2014 dagli eredi, che consta di 9852 volumi già inventariati, a cui sono stati aggiunti nel 2019 altri 226 albi a fumetti, attualmente in fase di catalogazione.
La mostra virtuale, dedicata alla duchessa Lucrezia Borgia (1480-1519) figlia del pontefice Alessandro VI e sorella del celeberrimo Cesare Borgia, propone una rassegna di documenti, custoditi presso l'Archivio di Stato di Modena, riguardanti la biografia, anche politica, della duchessa. Il progetto s' inserisce nel novero delle operazioni storiografiche atte a restituire alla Borgia, controversa figura femminile, un ritratto fedele e veritiero, lontano dalle calunnie che ne hanno caratterizzato la primissima ricezione, tra romanzo e verità storica.