Lucretia Estensis de Borgia. Tra biografia e narrazione nelle carte dell'Archivio di Stato di Modena

Introduzione alla mostra

 

Lucrezia fra mito e verità storica

La figura di Lucrezia mai come oggi si presenta carica di implicazioni e potenzialità narrative e semantiche, come il volto declinato all’infinito, in un vertiginoso divertissement di esercizi di stile, simile ai giochi moltiplicatori delle linee che il postmoderno ha dedicato ai più celebri ritratti femminili del Rinascimento, si pensi solo alla Gioconda di Leonardo. Tra mito letterario e storia, tra finzione e realtà, tra luci e ombre, la de Borgia con il suo volto ora di machiavellica femme fatale e spregiudicata e abile politica, ora di madre premurosa e moglie accorta, ora di mecenate e fine letterata (pensiamo alla liaison dangereuse con Bembo, da cui scaturì un magnifico scambio epistolare), ora di donna devota e pia, ha sedotto gli animi e le penne dei contemporanei e dei posteri che ne scrissero, che si accostassero o meno ai documenti d’archivio, per dar vita ad un ritratto femminile irriducibile ad una dimensione univoca. 

Per Lucrezia si può parlare di una continua metamorfosi, di una perenne transcodifica di un mito: dalla linea storiografica di condanna morale (Lucrezia incestuosa, intrigante avvelenatrice, spietata e degna figlia e sorella di Alessandro VI e di Cesare) inaugurata dalla Storia guicciardiniana e destinata a ininterrotta fortuna nei secoli successivi, ai drammi teatrali (la tragedia di Victor Hugo che ispirò l’opera musicata da Donizetti nello stesso anno), fino alle nutritissime voci del romanzo italiano e straniero (dalla Lucrezia Borgia di Maria Bellonci del 1939 a La figlia del papa di Dario Fo del 2014). Il mito di Lucrezia ha alimentato la narrazione filmica (più di venti pellicole dal 1910 al 2006 e varie serie televisive) per entrare persino nei fumetti, nei videogiochi, e nei testi di canzoni di gruppi musicali del nostro tempo. Ha nutrito fantasie e passioni di scrittori e lettori, fino all’ossessione feticistica per la ciocca bionda dei capelli della duchessa, conservata in una teca della Biblioteca Ambrosiana, che fece impazzire Byron, Flaubert e d’Annunzio.

Questa mostra, valorizzando lo straordinario patrimonio dell’Archivio di Stato di Modena, in particolare le missive che la stessa duchessa Borgia - d’Este vergò di suo pugno, per coltivare cordiali rapporti tra corti, tessere relazioni politiche o disporre accordi con sudditi estensi, ed ancora, le lettere che lei ricevette, tenendole tra le dita per leggerle ora con gioia, ora con trepidazione, ora con dolore, trova, nella realtà incontrovertibile delle carte, frammenti del volto e della storia di Lucrezia che hanno, proprio nella verità del documento, gli strumenti per avvicinarci al più antico animo di Lucrezia e il potenziale narrativo di una storia che si fa romanzo. Nell’orchestrazione di questa narrazione, tra romanzo e verità storica, scritta dalle carte, trovano spazio tutte le voci- tra ragioni della politica e della storia, letteratura, e cultura delle arti- che fanno della duchessa Borgia una figura dal fascino intramontabile. 

Loredana Chines - Patrizia Cremonini

 

Timeline

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53. Lettera di Francesco Castelli ad Ercole I d'Este. Ferrara, 6 settembre 1502.
48. Lettera di Lucrezia ad Ercole I d'Este. Ferrara, 14 agosto 1502.
47. Lettera di Lucrezia ad Ercole I d'Este. Ferrara, 6 agosto 1502.
10. Lettera di Cesare Borgia, duca di Valentinois e Romagna, a Lucrezia Borgia. Urbino, 20 luglio 1502.
51. Lettera di Ludovico Carri ad Ercole I d'Este. Ferrara, 17 luglio 1502.
26. Lettera con sottoscrizione autografa di Lucrezia Borgia ad Ercole I d'Este. Belfiore, 13 luglio 1502.
19. Lettera di Lucrezia Borgia ad Ercole I. Belriguardo, 21 maggio 1502.
18. Lettera di Lucrezia Borgia ad Ercole I. Belriguardo, 20 maggio 1502.
17. Lettera di Lucrezia Borgia ad Ercole I. Belriguardo, 7 maggio 1502.
16. Lettera di Lucrezia Borgia ad Ercole I. Belriguardo, 4 maggio 1502.
4. Ratifica dell’avvenuta riscossione del residuo di dote di Lucrezia. Ferrara, 17 febbraio 1502.
8. Lettera di Leonardo Novelli al cardinale Ippolito I sui festeggiamenti a Ferrara. Ferrara, 9 febbraio 1502.
6. Dispaccio degli ambasciatori estensi Gian Luca Pozzi e Gherardo Saraceni sui festeggiamenti romani per le nozze. Roma, 1 gennaio 1502.
24. Lettera autografa di Lucrezia Borgia ad Ercole I d'Este. Roma, 18 ottobre .
23. Lettera autografa di Lucrezia Borgia ad Ercole I d'Este. Roma, 11 ottobre .
22. Lettera autografa di Lucrezia Borgia ad Ercole I d'Este. Roma, 8 ottobre .
3. Minuta del duca Ercole I al suo ambasciatore a Roma Gherardo Saraceni. Ferrara, 4 ottobre 1501.
1. Bolla pontificia di Alessandro VI. Roma, 17 settembre 1501.
2. Bolla pontificia di Alessandro VI. Roma, 17 settembre 1501.
14. Minuta di Ercole I diretta a Lucrezia Borgia cui comunica l'avvenuta stipula del contratto di matrimonio. Ferrara, 1 settembre 1501.
12. Bolla di papa Alessandro VI con la conferma della vendita del castello e della terra di Sermoneta da parte della Camera Apostolica a Lucrezia Borgia. Roma, 9 marzo 1500.
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Mostra virtuale pubblicata il 10 marzo 2022.