La ricezione di Vico e il primo Novecento italiano

Veicoli e rifrazioni vichiane: filosofia, arti e scienze umane

Questa sezione delinea il contesto politico e filosofico che, nella prima metà del Novecento, favorisce una rinnovata diffusione del pensiero vichiano, i cui effetti si manifestano non solo in ambito letterario, ma anche in campi affini come l’antropologia, la psicologia e la pittura. 

A tale proposito, un ruolo di primaria importanza è svolto dal neoidealismo, che, erede della lezione di Francesco de Sanctis e Bertrando Spaventa, rielabora la riflessione di Vico, collocandola come momento centrale del processo di costruzione di una coscienza filosofica nazionale. Si spiega così la concezione crociana di un Vico precursore delle principali istanze dello storicismo ottocentesco e fondatore dell’estetica, nonché l’interesse di Giovanni Gentile per le matrici neoplatoniche e rinascimentali che ne avrebbero orientato la formazione intellettuale.

Altrettanto significativo è l’influsso vichiano su alcune discipline che si formano proprio a cavallo tra Ottocento e Novecento, come l’antropologia e la psicanalisi. Comune a entrambi gli ambiti è una concezione per così dire profonda della psiche e della storia umana: se Vico aveva sottolineato come anche nell’uomo moderno, soprattutto nella sua infanzia, permanessero quegli stadi psichici propri dell’uomo primitivo, l’opera di Freud, nonché quella di antropologi come Frazer, De Martino e Cantoni, può essere allora considerata come la continuazione dello sforzo vichiano di penetrare gli strati più nascosti della storia e della mente umana, che ancora si stagliano sotto l’apparentemente totale razionalità dell’uomo moderno.

Un ulteriore aspetto di questa fortuna è relativo alle arti visive e in special modo alla pittura metafisica. Tracce di una presenza vichiana si avvertono infatti nel tentativo, da parte di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Carlo Carrà, di dare forma a un’arte non più vincolata alla mimesi, ma orientata verso l’esplorazione dei livelli più profondi della realtà e tesa al recupero di un linguaggio delle origini.