Il libero ospedale di Maggiano. La psichiatria fenomenologica di Mario Tobino
IV. Gli anni '60 di Fregionaia
Dal 1958 in poi, il modello dell’ospedale-paese, teorizzato e presentato da Tobino dopo gli intensi anni ’50 viene attuato insieme a graduali ma sostanziali rinnovamenti dalla direzione di Domenico Gherarducci. L’indirizzo dell’Ospedale psichiatrico di Lucca è ora quello di porsi sulla scia delle prime prove di apertura sperimentate nel panorama europeo, e di provare a superare il passato modello di istituzione manicomiale decostruendolo dall’interno, tramite una maggiore inclusione con la realtà circostante e con l’eliminazione dei vecchi metodi di contenzione. Il decennio 1958-1968 è per l’ospedale di Lucca il momento del cambiamento più evidente. Di questo tempo ci offrono una testimonianza singolare e preziosa gli studi di Giovanni Contini e Marco Natalizi attraverso la storia orale del manicomio, un percorso tra le voci e le narrazioni di infermieri, degenti, medici, che da angolazioni differenti ci raccontano la loro percezione dei cambiamenti in atto (Maggiano. Gli anni del cambiamento, 1958-1968, a cura di Giovanni Contini e Marco Natalizi, Pacini Fazzi, 2020). Diverse angolature per guardare alla soppressione delle “celle dell’alga”, l’istituzione del corso professionalizzante per gli infermieri, le prime attività di socioterapia e l’inaugurazione del Festival della Canzone nel 1964, l’apertura di un “Circolo sociale ammalati”, così come la pubblicazione della rivista "La Pantera" (Maggiano attraverso la storia orale e la rivista "La Pantera").
Fra gli anni ’60 e ’70 Tobino, mai più ripresa la direzione del manicomio, continua a esercitare come medico primario. Sono anni di intensa attività di scrittura, di accaniti studi danteschi e dell’uscita del Clandestino nel 1962, sorvegliati sempre dall’angolatura di un ospedale che sta radicalmente mutando le sue modalità di approccio al paziente. Insieme a questi, come ci racconta la biblioteca, numerose letture psichiatriche lo accompagnano.
Dalla metà degli anni ’60 escono le prima “storie” di Per le antiche scale che diventeranno poi, unite in un unico libro, un successo unico che rappresenta il culmine della maturazione letteraria e medica, esplicitata nelle vicende di cui il dottor Anselmo è il protagonista (L'ospedale del dottor Anselmo).