La ricezione di Vico e il primo Novecento italiano

Fausto Nicolini

La diffusione della filosofia vichiana nella prima metà del Novecento è indissolubilmente legata al lavoro editoriale realizzato da Fausto Nicolini per Laterza. Si tratta di un progetto volto a raccogliere l’opera omnia di Vico, cominciato nel 1911 con La Scienza Nuova, giusta l’edizione del 1744 e poi confluito, dal 1914, all’interno della celebre collana «Scrittori d’Italia», fino all’undicesimo volume, Versi d’occasione e scritti di scuola del 1941. Il criterio curatoriale adottato da Nicolini, anche autore di ampie note storico-critiche, è orientato a conferire ai testi la massima leggibilità. Tale scelta si traduce, per quanto attiene alla Scienza nuova, nel rifacimento della punteggiatura e nella rimozione dei maiuscoletti e dei numerosi corsivi presenti nelle edizioni originali, considerati come una «brutta patina» tale da renderne «ancora men chiara la visione». La noncuranza di questo peculiare «iconismo tipografico» – aspetto che sarà rivalutato solo negli ultimi decenni del secolo ma già segnalato da Gadda in una recensione del 1929 – si ripercuoterà così sulle molteplici riedizioni e traduzioni novecentesche della Scienza nuova, svolte proprio a partire dalla versione di Nicolini.

Parallelamente allo sviluppo di questa fortunata impresa editoriale – orientata, come si diceva, a rendere maggiormente accessibile un pensiero spesso ritenuto “oscuro” – Nicolini elabora una serie di saggi di argomento vichiano che si distinguono per originalità e autonomia, anche rispetto all’impostazione crociana. Alla sua curiosità ed erudizione storica si devono infatti delle importanti indagini biografiche e contestuali che hanno il merito di attenuare l’idea di un Vico isolato ed estraneo al suo tempo: G.B. Vico nella vita domestica (1927), La giovinezza di G.B. Vico (1932), Uomini di spada, di Chiesa, di toga, di studio ai tempi di G.B. Vico (1942), La religiosità di G.B. Vico (1949), Vico storico (1967). Considerato dallo stesso Croce, nella lettera di presentazione alla traduzione francese del 1953 della Scienza nuova, come il maggiore conoscitore dell’opera di Vico, Nicolini ha inoltre profuso il suo instancabile impegno di studioso nell’ampliamento della Bibliografia vichiana (1948) e nel monumentale Commento storico alla Seconda scienza nuova (1949-1950), in due tomi.


Bibliografia:

F. Lomonaco, L'erudizione etico-politica di Fausto Nicolini, Mimesis, Milano, 2013.
F. Nicolini, Commento storico alla seconda Scienza Nuova, 2 volumi, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1949-1950.
Id., Vico storico, Morano, Napoli, 1967.
P. Piovani, Elogio di Fausto Nicolini, Morano, Napoli, 1967.
M. Toscano, Fausto Nicolini, in Dizionario Biografico degli Italiani, 2013.