Monsieur Giuseppe Raimondi tra Bologna e la Francia

Dada

Grazie ad Apollinaire e Cendrars, Raimondi entra in contatto con il movimento dadaista, diventando un collaboratore della rivista “Dada”. A partire dal dicembre 1916, avvia un particolare rapporto epistolare con Tristan Tzara (1896-1963), condividendo l’interesse per le sperimentazioni avanguardiste e scambiandosi testi, riviste e informazioni sulle pubblicazioni più recenti, come testimonia la presenza nel Fondo di alcuni fascicoli con dediche di Tzara a Raimondi: fascicolo originale di “Cabaret Voltaire” (1916), prima antologia di ambito dadaista;

[...] fascicoli originali della rivista “Dada” (n. 1, luglio 1917; n. 2, dicembre 1917); il doppio numero speciale di “Dada” (n. 4-5, maggio 1919), apparso come Anthologie Dada; due manifesti che annunciano letture pubbliche di Tzara nel 1918.

Nella lettera inviata il 23 dicembre 1916, Tzara annuncia il progetto di un’antologia artistica e letteraria e chiede la collaborazione di Raimondi, allegando il dattiloscritto del testo poetico L’admiral cherche une maison à louer e un’incisione originale di Marcel Janco del 1916.

Nella lettera del 5 febbraio 1917, Tzara promette per “Avanscoperta” la propria collaborazione e quella di altri amici scrittori, chiedendo informazioni sulla vita artistica e letteraria in Italia.