Il Segno di Ariosto. Autografi e carte ariostesche nell'Archivio di Stato di Modena.
Mappe e disegni. I luoghi di Ariosto
Con oltre 7500 unità, il patrimonio di mappe e disegni dell’Archivio di Stato di Modena è una delle raccolte più complete nonché uno dei fondi più consultati da studiosi locali e internazionali per acquisire elementi utili alla storia geofisica, artistica, architettonica e militare dell’età moderna. Grandi e piccole mappe, disegni più o meno particolareggiati, stampe di elevato valore, schizzi appena tracciati, riproduzioni cartografiche opera di ingegneri, architetti e matematici che offrono una visione completa e adeguata del territorio rappresentato, di cui si indicano ora gli aspetti fisici e geografici ora quelli antropici, nel tentativo di rendere un’immagine a tutto tondo volta a soddisfare le esigenze più diverse di chi li aveva commissionati o anche solo a consultarli. Tale ricchezza è d’altra parte ben posta in evidenza dai disegni e dalle rappresentazioni cartografiche qui selezionati ed esposti che accompagnano gli autografi ariosteschi, seppur non coevi a questi ma di poco successivi perché realizzati tra XVI e XVII secolo.
L’abitato di Reggio Emilia, la città di Ferrara e i suoi dintorni, i palazzi e le ville romane con il gusto per l’antico, l’asprezza e la nudità del territorio della Garfagnana, la città di Castiglione di Garfagnana circondata da monti, o ancora la tortuosità del Serchio e della Turrita: immagini che evocano suggestioni visive dei luoghi in cui Ariosto viveva e che a loro volta fanno da sfondo nelle sue missive, quasi come scenografie teatrali in cui si svolge l’azione narrata. E ancora le macchine teatrali, gli ornati dei palazzi, le armi e i cavalieri, cantati dalle parole di Ariosto, prendono vita ora con tratti veloci ora con accurate rappresentazioni, destinate il più delle volte ad un uso immediato di chi aveva l’arduo compito di dare forma fissa ai voli effimeri della fantasia.
Maria Carfì