Cantieri di Gadda. Il groviglio della totalità
Vita e Libri
a cura di Paola Italia
1893
Nasce a Milano il 14 novembre, in via Manzoni, da Francesco Ippolito Gadda, industriale tessile e “negoziant de seda” e Adele Gadda Lehr, insegnante di francese nelle scuole magistrali e poi direttrice scolastica.
1896
Nasce il fratello Enrico, e dopo due anni la sorella Clara.
1909
Dopo breve malattia muore Francesco Ippolito Gadda, lasciando Adele con i tre figli di 15, 13 e 11 anni e un debito sulla casa di campagna di Longone, ipotecata a favore della figlia di primo letto, Emilia.
1912
Consegue la maturità classica al Liceo Ginnasio Parini di Milano.
Si iscrive, come poi il fratello Enrico, al Regio Istituto Tecnico Superiore di Milano (l’attuale Politecnico), nel corso di laurea in Ingegneria Elettrotecnica.
1915
Si arruola volontario nel Regio esercito, come sottotenente della seconda sezione dell’89º reparto mitragliatrici del 5º reggimento alpini.
Dal 24 agosto inizia a tenere un diario dell’esperienza di guerra, che pubblicherà solo a partire dal 1955 col titolo Giornale di guerra e di prigionia.
1916
Dopo un breve addestramento a Torino, viene mandato in prima linea sull’Altopiano di Asiago, in novembre è sulla Cima della Caldiera, ma viene ricoverato per “febbre da trincea”.
1917
Fatto prigioniero nella disfatta di Caporetto, il 25 ottobre 1917, viene tradotto nel Baden, nella fortezza di Rastatt.
Partecipa all’operazione di conquista di quota 378 sul Dosso Faiti, per cui verrà decorato con medaglia di bronzo.
1918
Viene deportato a Celle Lager, nell’Hannover, dove, nella Baracca 15c, detta “dei Poeti”, conosce Bonaventura Tecchi e Ugo Betti.
Il 23 aprile muore, in un incidente aereo, il fratello Enrico, ma la notizia viene celata a Gadda, che lo scoprirà solo al ritorno in Italia.
Stende il suo primo abbozzo di romanzo: Retica, e il suo primo racconto: La passeggiata autunnale.
1919
l 31 dicembre conclude il Giornale di guerra e di prigionia: “Non noterò più nulla, poiché nulla di me è degno di ricordo anche davanti a me solo. – Finisco così questo libro di note. –“ (GGP 531).
1920
Il 14 luglio si laurea in Ingegneria Elettrotecnica e subito dopo si impiega presso la “Società Elettrica Sarda. Centrale Elettrica” spostandosi tra Porto Vesme, Iglesias e Cagliari.
1921
Si iscrive al terzo anno del corso in Filosofia presso l’Accademia di Scienze e Lettere, dove frequenterà i corsi di Pietro Martinetti, Michele Scherillo, Luigi Sorrento.
1922
In ottobre, pochi giorni prima della Marcia su Roma, si imbarca per l’Argentina, dove lavora alla Compañía general de Fósforos; rientrerà all’inizio del 1924.
1924
Continua a frequentare l’Accademia di Scienze e Lettere e ricopre per un breve periodo come supplente la cattedra di matematica e fisica al Liceo Ginnasio Parini
Spinto da un concorso letterario, bandito da Mondadori, inizia a scrivere il Racconto italiano di ignoto del Novecento, che sarà pubblicato solo postumo, a cura di Dante Isella (1983).
1925
Si impiega presso la Società Ammonia Casale di Roma, dove rimarrà, con periodi di aspettativa, fino al 1931.
1926
Inizia a collaborare con la rivista “Solaria” di Firenze, dove conosce, attraverso Tecchi e Betti, i letterati delle “Giubbe Rosse”: Eugenio Montale, Tommaso Landolfi, Umberto Saba, Giacomo Debenedetti.
1927
Pubblica su “Solaria”: Apologia manzoniana, derivato da un capitolo del Racconto Italiano, e I viaggi la morte, una riflessione su Baudelaire e Rimbaud.
1928
In estate abbozza la tesi sui Nouveaux Essais di Gottfried Wilhelm von Leibniz, che non discuterà mai, e scrive il trattato filosofico Meditazione milanese, che uscirà solo postumo, a cura di Giancarlo Roscioni (1974).
1929
Prosegue la collaborazione con “Solaria” con recensioni e saggi linguistici come Le belle lettere e i contributi espressivi delle tecniche.
1930
La figlia di Clara, nata il giorno di Natale, muore improvvisamente dopo otto giorni: “Il nostro dolore è stato immenso e io ho provato una scossa tremenda, che mi ha gettato in una vera costernazione” (LAF, p. 87).
1931
La Madonna dei Filosofi, Firenze, edizioni di Solaria
Lascia l’Ammonia Casale e si dedica completamente alla letteratura, collaborando con il quotidiano l’”Ambrosiano” con articoli letterari e scientifici e con “L’Italia Letteraria”. Inizia il romanzo Un fulmine sul 220.
1932
Gli impianti termoelettrici della Città del Vaticano, Milano, Stab. Arti Grafiche Alfieri-Lacroix
È chiamato a Roma a sovrintendere alla costruzione della Centrale Elettrica della Città del Vaticano, dove lavorerà fino al giugno 1934.
1934
Il castello di Udine , Firenze, edizioni di Solaria
Grazie alla recensione al Castello di Udine, pubblicata su “Solaria”, conosce Gianfranco Contini, che lo aveva celebrato come l’ultimo dei “macaronici”.
1936
Gli impianti elettrici della Città del Vaticano, Milano, Stab. Arti Grafiche Alfieri-Lacroix
Il 2 aprile muore Adele Lehr: “La perdita della mia Mamma mi ha lasciato in una disperata solitudine” (Lettere a Tecchi, p. 125).
1937
Opere e studi. Quattro artisti, Milano, Edizioni della Colomba
Vende la casa di Longone e comincia a scrivere La cognizione del dolore, che esce a “tratti” su “Letteratura”, dal 1938 al 1941
1939
Le Meraviglie d’Italia, Firenze, Fratelli Parenti
Conclude la collaborazione con la “Gazzetta del Popolo”; gli articoli, letterari e saggistici, vengono raccolti nelle Meraviglie d’Italia.
1940
Si trasferisce a Firenze, prima presso la pensione Jennings Riccioli, vicino alla Biblioteca Nazionale, poi nella zona di Campo di Marte, in via Repetti 11.
1941
Collabora a “Primato” e, grazie all’amico ingegnere Franco Rossi, ai “Quaderni di prospettive autarchiche”, e redige voci per l’Enciclopedia Italiana.
Narratori spagnoli, Milano, Bompiani
1943
Gli Anni, Firenze, Fratelli Parenti
L’Adalgisa, Firenze, Le Monnier
In un articolo su Giovanni Faldella, Contini paragona Gadda a Joyce, Folengo e Rabelais (Una pagina rosminiana di Giovanni Faldella, “Rivista Rosminiana”, a. XXXVII, fasc. 1-2, 1943, pp. 9-11).
1944
Costretto a scappare da Firenze, trova alloggio nella villa di Luigi Russo a Santa Margherita a Montici, poi “viene trasportato” con una “colluvie di profughi” verso Roma, dove ripara in agosto presso la pensione della moglie di Alfredo Gargiulo.
In settembre avvia il pamphlet antimussoliniano Eros e Priapo, che vedrà la luce solo nel 1967.
1945
L’Adalgisa (II edizione), Firenze, Le Monnier
Introduzione a I Markurell di Hjalmar Bergman, Roma, Delfino
In marzo rientra a Firenze, trovando la casa di via Repetti requisita dai commissari agli alloggi, che lo costringono a una “vituperosa coabitazione” con “immondi bipedi” (Lettere a Contini, p. 215)
Comincia a collaborare al “Mondo” di Firenze con saggi letterari e recensioni teatrali.
1946
Sulla rivista di Alessandro Bonsanti, “Letteratura”, escono cinque puntate di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.
1947
Nell’estate ricava dal Pasticciaccio la sceneggiatura: Il palazzo degli ori, che sottopone, senza esito, a Michelangelo Antonioni.
1948
I tentativi di pubblicare Eros e Priapo, per cui ha stipulato un contratto con Mondadori, non vanno in porto perché il testo è considerato “impubblicabile”.
1950
Dall’ottobre, grazie alla mediazione di Giovan Battista Angioletti, inizia una collaborazione con la RAI (Radio Audizioni Italia), come responsabile delle rubriche settimanali di informazione culturale.
1952
Il primo libro delle Favole, Vicenza, Neri Pozza
Pubblica a puntate sul “Radiocorriere” I quattro Luigi, storia “in pantofole” della fine dell’Ancien Régime, poi pubblicata in I Luigi di Francia (1964).
1953
Novelle dal Ducato in fiamme, Firenze, Vallecchi
Norme per la redazione di un testo radiofonico (edizione anonima), Torino, ERI
Alla fine di luglio incontra il “coraggioso e generoso” Livio Garzanti, che lo convincerà a portare a termine il Pasticciaccio
1953
Il 22 agosto, con le Novelle dal Ducato in fiamme, vince il Premio Viareggio.
1955
I sogni e la folgore (raccoglie La madonna dei Filosofi, Il castello di Udine, L’Adalgisa), Torino, Einaudi
Giornale di guerra e di prigionia, Firenze, Sansoni
In gennaio firma un contratto con Einaudi, per la pubblicazione di un Supercorallo che raccolga le sue prime opere narrative (La madonna dei filosofi, Il castello di Udine, L’Adalgisa).
Dopo avere ottenuto da Garzanti una retribuzione mensile per il completamento del Pasticciaccio, lascia l’impiego alla RAI
Soffre di una nevrite infettiva “in forma virulenta e con orribili dolori”, che ritardano le consegne dei lavori editoriali, per cui si è impegnato con Mondadori e Garzanti.
1957
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Milano, Garzanti
Teatro spagnolo del secolo d’oro, Torino, ERI (a cura di Angelo Monteverdi)
La pubblicazione del Pasticciaccio, in giugno, lo proietta nello star system editoriale; in ottobre riceve da Einaudi un anticipo per la pubblicazione della Cognizione del dolore.
Il 22 dicembre vince il “Premio degli Editori” per Quer pasticciaccio brutto de via Merulana.
1958
I viaggi la morte, Milano, Garzanti
Con l’aiuto di Pietro Citati, raccoglie i suoi saggi per Garzanti, e prepara la farsa antifoscoliana Il guerriero, l’amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo, trasmessa dal Terzo Programma della RAI il 5 dicembre.
Con due lettere, che non avranno seguito, Arnoldo Mondadori tenta invano di coinvolgere Gadda in “una forma di collaborazione più ampia e duratura”.
1961
Verso la Certosa, Milano-Napoli, Ricciardi
Gadda accoglie la proposta di Seuil per una traduzione francese de L’Adalgisa, per cui propone Luigi Bonalumi.
Il Pasticciaccio viene tradotto in tedesco da Toni Kienlechner e pubblicato da Piper.
1963
La cognizione del dolore (I edizione copertina volto), Torino, Einaudi
La cognizione del dolore (I edizione copertina dipinto), Torino, Einaudi
Accoppiamenti giudiziosi. I racconti, Milano, Garzanti
Il 18 gennaio 1963, Giulio Einaudi annuncia “un anno intensamente gaddiano”, con la nuova edizione dell’Adalgisa, con prefazione di Gianfranco Contini, e a seguire la Cognizione del dolore.
In giugno Giulio Einaudi comunica a Gadda le proposte di traduzione tedesca (Piper) e francese (Seuil) della Cognizione del dolore.
Il Pasticciaccio viene tradotto in francese da Louis Bonalumi, e pubblicato da Seuil.
Profondamente turbato dalla prefazione di Contini alla Cognizione del dolore, Gadda il 9 aprile dichiara il suo lavoro “logicamente, esteticamente, e narrativamente ‘sbagliato’”.
1964
Le meraviglie d’Italia. Gli anni, Torino, Einaudi
I Luigi di Francia, Milano, Garzanti
La cognizione del dolore viene tradotta in portoghese e in serbo-croato.
Dopo un ricovero ospedaliero, nell’estate del 1963, le sue condizioni di salute peggiorano: “non ho forze per telefonare, per fare i numeri del telefono, per ricordare i tempi di comunicazione” (Lettere a Citati, p. 72).
1965
Giornale di guerra e di prigionia, Torino, Einaudi
La ristampa Einaudi del Giornale di guerra e di prigionia, con quaderni inediti, provoca a Gadda un trauma editoriale, inducendolo a chiedere il ritiro delle copie dell’edizione Sansoni del 1955.
Il Pasticciaccio viene tradotto in inglese da William Weaver e pubblicato a New York da Braziller e a Londra, l’anno successivo, da Secker and Warburg.
1967
Eros e Priapo, Milano, Garzanti
Il guerriero, l’amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo, Milano, Garzanti
La pubblicazione di Eros e Priapo risarcisce Garzanti della cessione ad Einaudi del Giornale di guerra e di prigionia.
La Cognizione del dolore viene tradotta in ceco.
1970
La meccanica, Milano Garzanti
La cognizione del dolore (ha due capitoli in più rispetto a quella del 1963), Torino, Einaudi
Viaggi di Gulliver, cioè del Gaddus, in Un augurio a Raffaele Mattioli, Firenze, Sansoni
Presso Garzanti vengono pubblicati racconti e romanzi scritti nei tardi anni Venti (tra i quali La meccanica), e mai stampati.
Si diradano i rapporti epistolari con gli amici editor di Garzanti ed Einaudi: Citati e Roscioni.
Trascorre le sue giornate in completo isolamento: “L’assistente domestica […] è umana e generosa, e ormai indispensabile alla mia giornata terrena. Il suo sacrificio mi ha consentito di vivere questi ultimi, amarissimi, anni” (Lettere a Citati, p. 95).
1971
Novella seconda, Milano, Garzanti
Nonostante la stanchezza, la malattia e le idiosincrasie, rilascia un’ultima intervista televisiva, che verrà trasmessa dalla RAI il 5 maggio 1972.
1973
Norme per la redazione di un testo radiofonico (edizione a firma di Gadda), Torino, ERI
Muore il 21 maggio nella casa di via Blumenstihl, assistito dalla governante, la “fedele Giuseppina”. Viene sepolto a Roma, al Cimitero di Prima Porta, poi trasferito nel Cimitero acattolico.
1974
Meditazione milanese, Torino, Einaudi (a cura di Gian Carlo Roscioni)
1975
Renzo Rosso, L’adescamento, Torino, Einaudi.
1977
La verità sospetta Tre traduzioni di Carlo Emilio Gadda, Milano, Bompiani (a cura di Manuela Benuzzi Billeter)
1981
Le bizze del capitano in congedo e altri racconti, Milano, Adelphi (a cura di Dante Isella)
Le bizze del capitano in congedo e altri racconti, Milano, All’insegna del pesce d’oro (a cura di Dante Isella)
1982
Un radiodramma per modo di dire e scritti sullo spettacolo, Milano, il Saggiatore (a cura di Claudio Vela)
Il tempo e le opere, Milano, Adelphi (a cura di Dante Isella)
1983
Racconto italiano di ignoto del Novecento, Torino, Einaudi (a cura di Dante Isella)
Il palazzo degli ori, Torino, Einaudi (a cura di Alba Andreini)
1985
Gonnella buffone, Milano, Guanda
Un concerto di centoventi professori, Verona, Cento amici del libro
1986
Azoto e altri scritti di divulgazione scientifica, Milano, Scheiwiller (a cura di Andrea Silvestri)
1987
La cognizione del dolore, edizione critica e commentata a cura di Emilio Manzotti, Torino, Einaudi.
1988
I miti del somaro, Milano, Libri Scheiwiller (a cura di Alba Andreini)
Romanzi e Racconti I, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
1989
Romanzi e Racconti II, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
1991
Saggi, Giornali e Favole I, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
Taccuino di Caporetto, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
1992
Grumi di pensiero silvano, Milano, Scheiwiller
Saggi, Giornali e Favole II, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
1993
La verità sospetta, Torino, Einaudi (a cura di Claudio Vela)
“Per favore, mi lasci nell’ombra”: interviste 1950-1972, Milano, Adelphi (a cura di Claudio Vela)
Scritti vari e postumi – Bibliografia e Indici, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
Poesie, Torino, Einaudi (a cura di Maria Antonietta Terzoli)
1994
Le carte militari di Gadda, Milano, Libri Scheiwiller (a cura di Giulio Ungarelli)
1995
Disegni milanesi (San Giorgio in casa Brocchi, L’incendio di via Keplero, Un fulmine sul 220), Pistoia, Can bianco (a cura di Dante Isella, Paola Italia e Giorgio Pinotti)
2000
Un fulmine sul 220, Milano, Garzanti (a cura di Dante Isella)
2001
“I Quaderni dell’ingegnere” (a cura di Dante Isella)
2005
I Littoriali del lavoro e altri scritti giornalistici, Pisa, ETS (a cura di Manuela Bertone)
2007
Villa in Brianza, Milano, Adelphi (a cura di Giorgio Pinotti)
2011
Accoppiamenti giudiziosi, Milano, Adelphi (a cura di Giorgio Pinotti e Paola Italia)
2012
L’Adalgisa, Milano, Adelphi (a cura di Claudio Vela)
2013
Verso la Certosa, Milano, Adelphi (a cura di Liliana Orlando)
2015
Il Guerriero, l’Amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo, Milano, Adelphi (a cura di Claudio Vela)
2016
Eros e Priapo (edizione originale), Milano, Adelphi (a cura di Giorgio Pinotti e Paola Italia)
2017
La cognizione del dolore, Milano, Adelphi (a cura di Claudio Vela, Giorgio Pinotti e Paola Italia)
2018
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, Milano, Adelphi (a cura di Giorgio Pinotti)
Norme per la redazione di un testo radiofonico, Milano, Adelphi (a cura di Mariarosa Bricchi)
2019
Divagazioni e garbuglio, Milano, Adelphi (a cura di Liliana Orlando)
2020
La casa dei ricchi, Milano, Adelphi (a cura di Giorgio Pinotti)
2021
I Luigi di Francia Milano, Adelphi (a cura di Martina Bertoldi)
2023
Giornale di guerra e di prigionia, Milano, Adelphi (a cura di Paola Italia)
I viaggi la morte, Milano, Adelphi (a cura di Mariarosa Bricchi)
Assalto con mine alla montagna, Busto Arsizio (VA), De Piante Editore
“Il Gaddus”. Rivista di studi gaddiani, (diretta da Mariarosa Bricchi, Paola Italia, Giorgio Pinotti, Claudio Vela)