lucretia-borgia
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Ferdinand Gregorovius, Lucrezia Borgia: secondo documenti e carteggi del tempo, traduzione dal tedesco per Raffaele Mariano, Firenze, Le Monnier, 1874, frontespizio.
Biblioteca Estense, Raccolta Ferrari Moreni 123. Su concessione del Ministero della Cultura- Gallerie Estensi. -
Lettera di Lucrezia Borgia ad Alfonso I d'Este. Ferrara, 2 gennaio 1513.
ASMo, ASE, Casa e Stato, Carteggi tra principi estensi, b. 141. -
13. Bolla di Fratellanza concessa dagli Eremitani di Sant'Agostino ad Alfonso I d'Este e Lucrezia Borgia. Ferrara, 1 febbraio 1517.
ASMo, Archivio Segreto Estense, Casa e Stato, Documenti spettanti a principi estensi, Bolle di fratellanza, b. 441. -
43. Le rappresentazioni teatrali in occasione del matrimonio raccontate nella Cronaca di Bernardino Zambotti.
B. Zambotti, Silva chronicarum (Diario ferrarese dall'anno 1476 sino al 1504) conservata presso: Ferrara, Biblioteca Comunale Ariostea, coll. Cl. I, 470. Su concessione del Ministero della Cultura - Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara. E' vietata ogni ulteriore riproduzione con qualsiasi mezzo -
63b. Gli studi di Maria Bellonci in Archivio, 1934.
ASMo, Carteggio classificato e atti, b. 445, fasc. «Bellonci» -
63a. Gli studi di Maria Bellonci in Archivio, 1933.
ASMo, Carteggio classificato e atti, b. 518, «Registro di Sala di Studio», 1934-1935 -
62. Lettere di Maria Bellonci ad Alfredo Braghiroli, 1938.
ASMo, Archivio dell’Archivio, Atti della Direzione (1938), b.348. Nella domanda di Sala Studio del 1938 troviamo la corrispondenza intercorsa con il dott. Alfredo Braghiroli, allora Reggente dell’Archivio di Stato. Si presentano 2 lettere, una datata 14 novembre 1938 a firma del dott. Braghiroli e l’altra datata 18 novembre con la quale la scrittrice ringrazia per le importanti informazioni fornitele. -
61. Ferdinand Gregorovius, Lucrezia Borgia: secondo documenti e carteggi del tempo, traduzione dal tedesco per Raffaele Mariano, Firenze, Le Monnier, 1874, frontespizio.
Biblioteca Estense, Raccolta Ferrari Moreni 123. Su concessione del Ministero della Cultura- Gallerie Estensi. -
60. Dal fascicolo personale di Gregorovius.
ASMo, Sezione storica dell’Archivio di Stato, Atti della direzione, b. 505. Attestazione dell’avvenuto invio di copie di documenti, reclamati e non ricevuti da Gregorovius, da parte dell’allora direttore dell’Archivio di Stato di Modena. -
59. Dal fascicolo di Gregorovius.
ASMo, Sezione storica dell'Archivio di Stato, Atti della Direzione, b. 250. Modena, 5 maggio 1873. Lettera dell’archivista che attesta la richiesta di trascrizione di alcuni documenti per gli studi condotti da Gregorovius su Lucrezia Borgia. -
58ab. Fascicolo personale di Gregorovius, 1873-1879.
ASMo, Atti della Direzione, Domande per oggetto di studio, b. 250. -
57b. Lettera di Alfonso I d'Este a Federico Gonzaga. Ferrara, 24 giugno <1519>.
ASMn, Archivio Gonzaga 84, Autografi, b. 4, n. 122. -
57a. Lettera di Alfonso I d'Este a Federico Gonzaga. Ferrara, 23 giugno <1519>.
ASMn, Archivio Gonzaga 84, Autografi, b.4, n. 120. -
56b. La Trascrizione dell’ultima lettera di Lucrezia nell’edizione italiana di Gregorovius.
Ferdinand Gregorovius, Lucrezia Borgia: secondo documenti e carteggi del tempo, traduzione dal tedesco per Raffaele Mariano, Firenze, Le Monnier, 1874, p. 438. Biblioteca Estense, Raccolta Ferrari Moreni 123. Su concessione del Ministero della Cultura- Gallerie Estensi. -
56. Lettera di Lucrezia a papa Leone X. Ferrara, 22 giugno 1519.
ASMo, Archivio Segreto Estense, Casa e Stato, Carteggi tra principi estensi, b. 141, fasc. 23, doc. 1, «Lettere a destinatari diversi» -
55. Lettera di fra' Nicola da Tossignano, custode di Terra Santa, a Lucrezia Borgia. Gerusalemme, 6 settembre 1515.
ASMo, Archivio Segreto Estense, Cancelleria, Carteggio Ambasciatori, Levante, b. unica. Lettera pubblicata in P. Cremonini, Il rabarbaro di Lucrezia e la lettera di fra' Nicolò da Tossignano, custode di Terra Santa. Questioni d'Oriente, spezie, medici e commerci, in Quaderni Estensi, Rivista Onlina, n. 2 (2010), pp. 273 e ss. -
54. Lettera di Francesco Castelli ad Ercole I d'Este. Ferrara, 28 settembre 1502.
ASMo, Archivio Segreto Estense, Archivio per materie, Medici e medicina, b. 21, fasc. IV, «Lucrezia Borgia», s.fasc. «Castelli Francesco», n. 37. «Illustrissimo signore mio et caetera. Io mando la recepta de lo Hippocrate a la excellentia vestra et rasonando cum madama, mi domandò se del vino de Sirimia il se potesse farne che bono fusse, io risposi a sua signoria che sì, per modo che compresi dal medico suo haverne havuto intra loro rasonamento, digando che il vino ferrarese non era bono; ozi ne mandarò de una mostra a la signoria vestra, credo non despiacerà. Madama incomenza haver la sgariola et non rasona se non de qualche bona vivanda, questa sera io ge donai uno pernigone quale manzotte tutto in maniera che cagnosco che ne manzerebbe se sua signoria ne havesse, vero è che non ge manchano quelli de Zanone Pascholetto, il quale al promettere è molto più facile che non son io, pur credo haver ateso a la promessa de li porchetti, ma lui non ha già facto quanto promesse de mandar a madama ogne zorno qualche fasano zovene overo pernigone. La signoria vestra faza far de le nevole a Michiele per madama, perché qui non è persona che ne sapia fare; la febre ce ha lassati Dio gratia et cusì presto serà expedito la cura muliebre. Questa sera madama me ha detto come Theodora ge ha dimandata licentia et che sua signoria molto voluntieri ge l’à data, voleva alora basarge la mano, non volse et me comesse dovesse dirne una parola al signore don Alfonso, non altro sempre me aricomando in bona gratia a vestra excellentia. Ferrarie, 28 septembris 1502. Eiusdem dominationis vestrae Franciscus Castellus servus» Recepta de lo Hippocrate: Presumibilmente una ricetta per qualche preparazione curativa. È verosimile che si tratti di una vera e propria ricetta gastronomica. Sgariola: Probabilmente forma dialettale derivata da Ascaris, specie di vermi, da cui il verbo greco «ασκαρίζω», usato da Ippocrate e Galeno col significato di “agitarsi” e riferito al movimento del feto al volgere del termine del parto (si confronti con Marcovecchio, Dizionario etimologico dei termini medici) Pernigone: Pernicione, pernice grossa. La pernice è una specie appartenente ai fasanidi ed era selvaggina di gran pregio (cfr. Trenti, Voci di terre estensi; GDLI). Nevole: Cialde dolci, «nevole… fatte cum zucaro». È voce dialettale antica, da nuvola, erano infatti «cialde sottilissime e leggere, appunto come nuvola» (cfr. Trenti, Voci di terre estensi; GDLI). Francesca Speranza -
53. Lettera di Francesco Castelli ad Ercole I d'Este. Ferrara, 6 settembre 1502.
ASMo, Archivio Segreto Estense , Archivio per materie, Medici e medicina, b. 21, fasc. IV, «Lucrezia Borgia», s.fasc. «Castelli Francesco», n. 30. «Illustrissimo et excellentissimo signore mio et caetera. So certo a questa hora la signoria vestra habia intesa il modo del parto de la duchessa et per continuar ne li avisi, la signoria vestra intenderà come finito il parto, che fu circa hore 24, fu restaurata sua signoria de consumato, insieme cum uno ovo del quale se ne sentete sua signoria sublevatione notabile de la virtù; et cusì se processò tutta la nocte cum restaurarla a tempi debiti, et perché heri era il tempo de lo quarto paroxismo, il quale benché non venesse cum tipo et fredo manifesto, pur venne, et cusì per tutta la nocte è stata sua signoria inquieta assai et questa matina sta cum notabile febre, la s’è cibata ad hore 14 mediocremente et cusì s’è posta a dormir, tutta invero, signore mio, laxa e debile. Grande pensiero se mette sua signoria che la puta sia bene governata, et che se studii de trovar assai baile [sic per balie] perché de numero ne cernerà poi sua signoria la melgio. Me dimanda se è bella et grande, se ge risponde che la tiene uno ochio aperto et uno chiuso, et cusì ad ogne hora è necessario renderni qualche cunto. Facemo venire alcune donne de la terra le quale dicono voler bailire, et cusì se tiene sua signoria in questo, vedendola tanto amorevole et che pilgiaria summo despiacere intendere la filgiola esser morta. El signore don Alfonso, el zorno del parto fece offitio di medico ostetrece, astante et siniscalco, cui a sollicitare li cochi, a ricordar a nui altri medici confortare sua molgiere, far animo a la comadre et breviter far tal offitio che se io fusse stato ne li termini de sua signoria mai me ’l smenticarei, a tutti se piacete queste amorevole dimonstratione. Da niuno canto mancha cosa alcuna, signore mio, per che invero non ne bisogna spandere una goza. La puta fu sepelita la nocte private a Sancta Maria de Agnoli, se le comadre possano baptizar credo sia in parardiso, perché credo inanzi moresse fusse vista et tocha da la comadre. Seguiremo in non lassare manchar cosa necessaria per la recuperatione de la sanità de sua signoria, et del tutto ne serà avisata vestra excellentia, a li piedi de la quale me aricomando. Ferrarie, die 6 septembris, horis 20, 1502. Eiusdem dominationis vestrae Franciscus Castellus servus» Francesca Speranza -
52. Lettera di Ludovico Bonaccioli ad Alfonso I d'Este. Modena, 10 luglio 1505.
ASMo, Archivio Segreto Estense , Archivio per materie, Medici e medicina, b. 19, fasc. «Bonaccioli Lodovico», n. 1. «Illustrissime ac potentissime Ferrarie benemerite dux. La excellentia vostra per una mia heri in sino a hore vinte intese del buono stato de la illustrissima signora Duchessa: per la presente la illustrissima signoria vostra intenderà como la notte passata la qual, per essere la tertia era suspecta, è stata buona et assai tranquilla, et così la indispositione del stomaco non di poco timore cessò in sino heri sira perché sua signoria hebe beneficio del corpo como se fusse stata sano a me di grande conforto. Hogi in sino a la presente hora sua signoria perseverata et anchora andà in meglio sentia sintilla de febre et el mangiare pur gusta a sua signoria, li excrementi sono da sano. Pertanto non altro potemo scrivere se non che speriamo sua signoria essere totalmente liberata il che pensiamo vostra excellentia summamente desiderare a la qual per sempre humilmente me racomando. Mutine, die veneris, 10 iulii 1505. Excellentissimo domino Ludovicus Bonaciolus Humilis servulus» Leonardo Marchionni -
51. Lettera di Ludovico Carri ad Ercole I d'Este. Ferrara, 17 luglio 1502.
ASMo, Archivio Segreto Estense, Archivio per materie, Medici e medicina, b. 21, fasc. IV, «Lucrezia Borgia», s.fasc. «Carri Lodovico», n. 6 «Illustrissime ac excellentissime dux et signor mio, heri havi una litera resposiva due nostre et feci intendere a la duchessa la intentione et lo amorevele affecto demonstrava verso sua signoria. El paroxismo de heri, benché se fusse molto alegrata per el venire de lo Illustrissimo don Alphonso, pur fu più rencrescevole et più acuto de li altri corespondenti, zoè de la secumda febre, et fu cum vomito de circa libra meza de colera pur vitellina, pur circa horę vinte duę principiò la declinatione et cenato che hebe, dormite non molto bene. Questa matina ad hore nove la have el suo cibo per el suspecto de la accessione la quale se expectava circha le hore 13 et cossì vene cum fredo puro per spacio de dui tertij de hora, doppo crescete uno caldo acuto et presto se fece quasi intollerabile per modo che doppo el vomito de colera subviride in quantitate de once quatro, doppo per una hora non se alleviando ma crescendo lo affano, ne parsse darge circa dui bicheri de aqua freda cocta tamen li quali cum have bevuti subito se extinsse el calore come fa el foco da la aqua et remase cumsolata et principiò la declinatione cum sudore tandem copioso, per modo che speramo che havurà bona nocte e del tuto de dì in dì teneremo avisata vostra celsitudine alaquale me araccommando, lo Illustrissimo don Alphonso sta spesso cum lei et acarezala molto amorevelemente et saviamente. A mi non bisogna cummandamento et invito alcuno a far el debito perché non mancharemo mai in quanto per nui serà possibile. Ex Ferrarie, die 17 Iulii 1502. Illustrissimi ducalis domini valentissimi Servulus et phisicus fidelissimus Ludovicus Carrus» Accessione: accesso, accrescimento, assalto improvviso (di febbre o d’altro male) Colera subviride: collera amara di colore verde pallido Colera vitellina: collera mescolata con spesso flegma, il cui colore è simile al tuorlo d’uovo Paroxismo: parossismo, dal gr. παροξυσμός «irritazione, esasperazione», rappresenta l’apice di un processo morboso, durante il quale la sintomatologia si presenta con caratteri di maggior gravità Leonardo Marchionni