Paesaggio Linguistico plurilingue bolognese

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Bologna, la giusta

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Bologna, la giusta

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Oltre al paesaggio linguistico bottom-up spontaneo e privato, esiste anche un paesaggio linguistico istituzionale e ufficiale che deve farsi vicino ai cittadini di ogni nazionalità per indicare regole, informazioni, comunicazioni "dall'alto verso il basso" utili al singolo individuo. Diverse sono le istituzioni che hanno necessità di avvicinarsi a chi abita la città di Bologna o la visita, a prescindere dalla loro provenienza e dalla loro lingua madre: enti amministrativi, sanitari, scolastici, religiosi, culturali, di aggregazione sociale... Nelle comunicazioni istituzionali, è essenziale che la varietà di lingua scelta sia semplice e trasparente, chiara e il più possibile priva di ambiguità. È preferibile uno standard neutro, vicino alla lingua dell'uso. È inoltre importante che il testo italiano sia affiancato dalle traduzioni nelle lingue straniere più conosciute e frequentemente ricorrenti nella città. A Bologna, come si vedrà nelle testimonianze fotografiche raccolte, ci sono vari esempi virtuosi in questo senso, ma si incontrano spesso anche casi in cui gli enti comunicano con il proprio pubblico solo nella lingua nazionale, limitando la comprensione e di conseguenza anche la capacità di fruire dei servizi da parte di persone non madrelingua. La mancanza di comprensione, l'assenza e l'impossibilità di dialogo sono da sempre l'anticamera della distanza e della disgregazione sociale. In questa sezione sono ospitate anche immagini del paesaggio linguistico civile e della memoria. La didascalia permette di ripercorrere tappe storiche della città.