Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna
Item
53. Lettera di Francesco Castelli ad Ercole I d'Este. Ferrara, 6 settembre 1502.
Title
53. Lettera di Francesco Castelli ad Ercole I d'Este.
Ferrara, 6 settembre 1502.
Ferrara, 6 settembre 1502.
Description
ASMo, Archivio Segreto Estense , Archivio per materie, Medici e medicina, b. 21, fasc. IV, «Lucrezia Borgia», s.fasc. «Castelli Francesco», n. 30.
«Illustrissimo et excellentissimo signore mio et caetera. So certo a questa hora la signoria vestra habia intesa il modo del parto de la duchessa et per continuar ne li avisi, la signoria vestra intenderà come finito il parto, che fu circa hore 24, fu restaurata sua signoria de consumato, insieme cum uno ovo del quale se ne sentete sua signoria sublevatione notabile de la virtù; et cusì se processò tutta la nocte cum restaurarla a tempi debiti, et perché heri era il tempo de lo quarto paroxismo, il quale benché non venesse cum tipo et fredo manifesto, pur venne, et cusì per tutta la nocte è stata sua signoria inquieta assai et questa matina sta cum notabile febre, la s’è cibata ad hore 14 mediocremente et cusì s’è posta a dormir, tutta invero, signore mio, laxa e debile. Grande pensiero se mette sua signoria che la puta sia bene governata, et che se studii de trovar assai baile [sic per balie] perché de numero ne cernerà poi sua signoria la melgio. Me dimanda se è bella et grande, se ge risponde che la tiene uno ochio aperto et uno chiuso, et cusì ad ogne hora è necessario renderni qualche cunto. Facemo venire alcune donne de la terra le quale dicono voler bailire, et cusì se tiene sua signoria in questo, vedendola tanto amorevole et che pilgiaria summo despiacere intendere la filgiola esser morta. El signore don Alfonso, el zorno del parto fece offitio di medico
ostetrece, astante et siniscalco, cui a sollicitare li cochi, a ricordar a nui altri medici confortare sua molgiere, far animo a la comadre et breviter far tal offitio che se io fusse stato ne li termini de sua signoria mai me ’l smenticarei, a tutti se piacete queste amorevole dimonstratione. Da niuno canto mancha cosa alcuna, signore mio, per che invero non ne bisogna spandere una goza. La puta fu sepelita la nocte private a Sancta Maria de Agnoli, se le comadre possano baptizar credo sia in parardiso, perché credo inanzi moresse fusse vista et tocha da la comadre.
Seguiremo in non lassare manchar cosa necessaria per la recuperatione de la sanità de sua signoria, et del tutto ne serà avisata vestra excellentia, a li piedi de la quale me aricomando. Ferrarie, die 6 septembris, horis 20, 1502.
Eiusdem dominationis vestrae
Franciscus Castellus servus»
Francesca Speranza
«Illustrissimo et excellentissimo signore mio et caetera. So certo a questa hora la signoria vestra habia intesa il modo del parto de la duchessa et per continuar ne li avisi, la signoria vestra intenderà come finito il parto, che fu circa hore 24, fu restaurata sua signoria de consumato, insieme cum uno ovo del quale se ne sentete sua signoria sublevatione notabile de la virtù; et cusì se processò tutta la nocte cum restaurarla a tempi debiti, et perché heri era il tempo de lo quarto paroxismo, il quale benché non venesse cum tipo et fredo manifesto, pur venne, et cusì per tutta la nocte è stata sua signoria inquieta assai et questa matina sta cum notabile febre, la s’è cibata ad hore 14 mediocremente et cusì s’è posta a dormir, tutta invero, signore mio, laxa e debile. Grande pensiero se mette sua signoria che la puta sia bene governata, et che se studii de trovar assai baile [sic per balie] perché de numero ne cernerà poi sua signoria la melgio. Me dimanda se è bella et grande, se ge risponde che la tiene uno ochio aperto et uno chiuso, et cusì ad ogne hora è necessario renderni qualche cunto. Facemo venire alcune donne de la terra le quale dicono voler bailire, et cusì se tiene sua signoria in questo, vedendola tanto amorevole et che pilgiaria summo despiacere intendere la filgiola esser morta. El signore don Alfonso, el zorno del parto fece offitio di medico
ostetrece, astante et siniscalco, cui a sollicitare li cochi, a ricordar a nui altri medici confortare sua molgiere, far animo a la comadre et breviter far tal offitio che se io fusse stato ne li termini de sua signoria mai me ’l smenticarei, a tutti se piacete queste amorevole dimonstratione. Da niuno canto mancha cosa alcuna, signore mio, per che invero non ne bisogna spandere una goza. La puta fu sepelita la nocte private a Sancta Maria de Agnoli, se le comadre possano baptizar credo sia in parardiso, perché credo inanzi moresse fusse vista et tocha da la comadre.
Seguiremo in non lassare manchar cosa necessaria per la recuperatione de la sanità de sua signoria, et del tutto ne serà avisata vestra excellentia, a li piedi de la quale me aricomando. Ferrarie, die 6 septembris, horis 20, 1502.
Eiusdem dominationis vestrae
Franciscus Castellus servus»
Francesca Speranza
Date
06-09-1502