Dall’Alma Mater al mondo. Dante all’Università di Bologna
Item
15. Autografo di Lucrezia ad Ercole I sul figlio don Rodrigo Borgia. <Medelana>, 3 ottobre 1503.
Title
15. Autografo di Lucrezia ad Ercole I sul figlio don Rodrigo Borgia.
<Medelana>, 3 ottobre 1503.
<Medelana>, 3 ottobre 1503.
Description
ASMo, Archivio Segreto Estense, Casa e Stato, Carteggi tra principi estensi, b. 141, fasc. 13, doc. 29
«Illustrissimo signor mio e padre observandissimo.
Conoscendo io esser mio debito che con vostra excellentia, como a mio signore, padre et unicho benefactore, debbia communicar tutte mie cose de qualunche sorte siano, et maxime quelle che tanto me importa[no], como è lo interesse de don Roderico mio figliolo, servo de quell[a], scrivo volentier la presente in tale effecto.
È de parere el reverendissimo cardinale de Cosenza, per alcuni respecti che vostra signoria intenderà per l’aligata sua che me scrive, de transferi[re] in Valentia esso don Roderico; al che anchor che˙ lla distantia per esser sì lunga me parga como ad matre durissima, pur me ce acordaria quando ce intervenga lo sapientissimo consiglio de vostra signoria, atento che per esser stata la morte della Santità de nostro signore, santa gloria abbia, cusì repentina, non ha possut[o] haver condecente stato et esserli quel pocho che teneva l[e]vato. Per el che supplico vostra excellentia che˙ lla se degni non solo in ciò co[n]sultarme del parer suo, ma anche tenerlo ricomandato in tutto quel che conoscerà posserlo preservar e profictare, che me serr[à] tra le altre obligatione ho con vostra signoria a benifitio sempiterno, alla quale basando le mano umilmente me ricomando. De Medelana, a III de
octobre.
De vostra excellentia
[obedientissi]ma figliola [e] s[ervitrice]
[Lucretia d’Este de Borgia]»
«Illustrissimo signor mio e padre observandissimo.
Conoscendo io esser mio debito che con vostra excellentia, como a mio signore, padre et unicho benefactore, debbia communicar tutte mie cose de qualunche sorte siano, et maxime quelle che tanto me importa[no], como è lo interesse de don Roderico mio figliolo, servo de quell[a], scrivo volentier la presente in tale effecto.
È de parere el reverendissimo cardinale de Cosenza, per alcuni respecti che vostra signoria intenderà per l’aligata sua che me scrive, de transferi[re] in Valentia esso don Roderico; al che anchor che˙ lla distantia per esser sì lunga me parga como ad matre durissima, pur me ce acordaria quando ce intervenga lo sapientissimo consiglio de vostra signoria, atento che per esser stata la morte della Santità de nostro signore, santa gloria abbia, cusì repentina, non ha possut[o] haver condecente stato et esserli quel pocho che teneva l[e]vato. Per el che supplico vostra excellentia che˙ lla se degni non solo in ciò co[n]sultarme del parer suo, ma anche tenerlo ricomandato in tutto quel che conoscerà posserlo preservar e profictare, che me serr[à] tra le altre obligatione ho con vostra signoria a benifitio sempiterno, alla quale basando le mano umilmente me ricomando. De Medelana, a III de
octobre.
De vostra excellentia
[obedientissi]ma figliola [e] s[ervitrice]
[Lucretia d’Este de Borgia]»
Date
03-10-1503