Il Segno di Ariosto. Autografi e carte ariostesche nell'Archivio di Stato di Modena.
Item
27. Lettera di Ludovico Ariosto ad Alfonso I d'Este. Castelnuovo, 26 novembre 1523.
Title
27. Lettera di Ludovico Ariosto ad Alfonso I d'Este. Castelnuovo, 26 novembre 1523.
Description
ASMo, Archivio segreto estense, Cancelleria, Archivio per
materie, Letterati, b.3, fasc. 41. Edizione Angelo Stella 1984 n. 129.
«Illustrissimo et excellentissimo Domino Domino meo singularissimo Domino Duci Ferrariae etc.
Illustrissimo et excellentissimo Signor mio. Hoggi uno mandato da gli homini di Meschioso mi hanno dato una lettera di vostra excellentia, per la qual mi commette ch’io lasci a quelli homini cavare di questa provincia tutte le castagne che hanno colte ne le selve lor proprie o in quelle che hanno condotte ad affitto. Prima ch’io habbia dato lor licentia, ho voluto avisare vostra excellentia che questa provincia si truova in gran carestia, che hora il frumento si vende 20 bolegnini il staiolo, assai minore del nostro staro di Ferrara, e le castagne, perché ne sono state pochissime, sono in più prezzo che sieno anchora state poi ch’io son qui, e già son fatti cinque o sei mercati, che in tutto non è comparso più ch’un sacco di grano. Intorno intorno tutte le tratte son serrate, ché da nessun luogo ne può venir granello; di Lombardia, che forse ne potria venire, non ne compare se non pochissimo: né ancho ce ne verria, se non fosse ch’io ho fatto un ordine che chi porta un staro di frumento o d’altro grano, può portar fuore due di castagne. Se vostra excellentia, inteso che habbia questo ch’io scrivo, sarà pur di volontà ch’io lasci portare fuore le castagne a tutti li subditi lombardi suoi, io la ubidirò, ma questa provincia si affamarà di modo che di questo havrà poco obligo a vostra excellentia. Queste prohibitioni c’ho fatte sono a mio danno, ma ho preposto l’utile commune al mio, perché per ordine antico li commissarij pigliano tre quattrini di ogni soma di roba da mangiare che va fuore. Vostra excellentia commandi, alla quale mi raccomando.
Castelnovi, 26 novembris 1523.
Servitor Ludovicus Ariostus.»
materie, Letterati, b.3, fasc. 41. Edizione Angelo Stella 1984 n. 129.
«Illustrissimo et excellentissimo Domino Domino meo singularissimo Domino Duci Ferrariae etc.
Illustrissimo et excellentissimo Signor mio. Hoggi uno mandato da gli homini di Meschioso mi hanno dato una lettera di vostra excellentia, per la qual mi commette ch’io lasci a quelli homini cavare di questa provincia tutte le castagne che hanno colte ne le selve lor proprie o in quelle che hanno condotte ad affitto. Prima ch’io habbia dato lor licentia, ho voluto avisare vostra excellentia che questa provincia si truova in gran carestia, che hora il frumento si vende 20 bolegnini il staiolo, assai minore del nostro staro di Ferrara, e le castagne, perché ne sono state pochissime, sono in più prezzo che sieno anchora state poi ch’io son qui, e già son fatti cinque o sei mercati, che in tutto non è comparso più ch’un sacco di grano. Intorno intorno tutte le tratte son serrate, ché da nessun luogo ne può venir granello; di Lombardia, che forse ne potria venire, non ne compare se non pochissimo: né ancho ce ne verria, se non fosse ch’io ho fatto un ordine che chi porta un staro di frumento o d’altro grano, può portar fuore due di castagne. Se vostra excellentia, inteso che habbia questo ch’io scrivo, sarà pur di volontà ch’io lasci portare fuore le castagne a tutti li subditi lombardi suoi, io la ubidirò, ma questa provincia si affamarà di modo che di questo havrà poco obligo a vostra excellentia. Queste prohibitioni c’ho fatte sono a mio danno, ma ho preposto l’utile commune al mio, perché per ordine antico li commissarij pigliano tre quattrini di ogni soma di roba da mangiare che va fuore. Vostra excellentia commandi, alla quale mi raccomando.
Castelnovi, 26 novembris 1523.
Servitor Ludovicus Ariostus.»